L’emergenza causata dalla diffusione globale del virus Sars-Cov2 ha reso indispensabile l’utilizzo di nuove forme di protezione e di prevenzione.
Non solo le mascherine, chirurgiche e non, ma anche strumenti e tecnologie in grado di purificare l’ambiente che ci circonda.
Un esempio è, naturalmente, la diffusione di purificatori d’aria in grado di eliminare gli agenti patogeni. In particolare, purificatori che utilizzano l’ozono per sanificare l’ambiente.
L’ozono è una molecola composta da tre atomi di ossigeno. Rispetto alla normale molecola di ossigeno O2, l’ozono presenta un altro atomo di ossigeno, che può staccarsi e andare a modificare la molecola di altre sostanze, alterandone così la loro composizione chimica.
Proprio la capacità dell’Ozono di reagire con le altre molecole è il motivo per cui questo O3 viene utilizzato per purificare gli ambienti.
Ma l’Ozono fa male?
Studi condotti dall’Epa (United States Enivornmental Protection Agency) e dallo stesso Ministero della Salute dimostrano che Le stesse proprietà chimiche che consentono all’Ozono di reagire con composti organici possono causare pericolose conseguenze per la salute. Se inalato, infatti, l’Ozono può danneggiare i polmoni. Basse concentrazioni di O3, infatti, posso causare dolore al petto, tosse e difficoltà di respirazione. L’Ozono, sempre come riportato dall’Epa, può peggiorare malattie respiratorie croniche come l’asma. Anche in persone senza problemi respiratori, l’Ozono può causare complicazioni. L’esposizione a O3 durante attività fisica può aumentare i rischi di problemi respiratori.
Il Ministero della Salute riporta che l’Ozono «può causare effetti irritativi alle mucose oculari e alle prime vie aeree, tosse, fenomeni broncostruttivi ed alterazione della funzionalità respiratoria. In studi epidemiologici condotti in popolazioni urbane esposte ad ozono sono stati osservati sintomi irritativi sulle mucose oculari e sulle prime vie respiratorie per esposizioni di alcune ore a livelli di ozono a partire da 0,2 mg/m3 (media oraria)».
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